Mostre


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Aldo Mondino. Mazel Tov

Aldo Mondino


Chiostro di San Domenico, Sinagoga, Reggio Emilia
dal 13.12.1997 al 25.01.1998

A cura di: Galleria Enrico Astui



Gli attraversamenti e gli sconfinamenti in luoghi e dimensioni culturali molteplici sono il filo di Arianna della poetica di Aldo Mondino. Anche in questa mostra, (realizzata dal comune di Reggio Emilia con la collaborazione della Galleria Enrico Astuni), articolata nelle quattro sale dei Chiostri di San Domenico galleria e nell’antica Sinagoga, appare potente e rivelatore l’itinerario scelto dall’artista attraverso la sua produzione recente. Aldo Mondino è il viaggiatore e porta con sé le esperienze dei grandi viaggiatori del settecento e dell’ottocento, le loro trascrizioni aneddotiche, i loro appunti di viaggio, i loro ricordi. Il “Grand Tour” di Mondino è soprattutto curiosità per l’Oriente, che incarna in senso generale tutte le diversità e le attrazioni che egli traduce nei lavori. Il tema arabo nasce in lui fin dalla metà degli anni ottanta, quando rabbini e sultani, dervisci e toreri andalusi parlano lingue diverse eppure così legate da un messaggio universale da essere avvolte idealmente nel vortice di una danza simbolica. Simboliche e filosofiche sono le soluzioni pittoriche e scultoree in cui il tema esotico si intreccia fortemente con il sacro. La religione, intesa soprattutto come spiritualità, come pulsione verso l’infinito, ma anche come storia dei popoli, appare nella sua forma più rarefatta, meno didascalica eppure precisa nell’analisi che l’artista fa del rito e della preghiera.