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Alberto Garutti

Biografia

Alberto Garutti

 

Galbiate (Lecco), 1948 – Milano, 2023.

Artista e docente, titolare della Cattedra di Pittura all’Accademia di Bologna dal 1990 al 1993 e all’Accademia di Brera a Milano dal 1993 al 2013; ha insegnato presso lo IUAV di Venezia e il Politecnico di Milano.

Nel corso della sua carriera Garutti è stato invitato a grandi manifestazioni internazionali, come la Biennale di Venezia nel 1990, 2010 and 2014, la Biennale di Istanbul del 2001, Arte all’Arte edizioni 2000 e 2005, la Memory Marathon presso la Serpentine Gallery di Londra nel 2012.

La sua ricerca di un dialogo aperto tra opera d’arte contemporanea, spettatore e spazio pubblico, gli è valsa l’invito a realizzare numerosi lavori per città e musei di tutto il mondo. Tra le opere più conosciute: “Ai nati oggi” realizzata a Bergamo (1998), a Gent per il Museo S.M.A.K. in occasione della mostra Over the Edges (2000), ad Istanbul (2001), a Mosca per il Moscow Museum of Modern Art nel contesto della mostra Impossible Community (2011), a Plovdiv (2018), a Roma (2019); “Piccolo Museion” a Bolzano (2001); “Dedicato agli abitanti delle case” per il 21st Century Museum of Contemporary Art di Kanazawa (2002); l’opera per la Fondazione Zegna a Trivero (2009); l’opera commissionata da Hines Italia per il quartiere di Porta Nuova a Milano (2012); “Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora” installata a Siena (2004), Anversa (2007), presso l’Aeroporto di Milano Malpensa (2010) e la Stazione di Milano Cadorna (2011), in piazza Santa Maria Novella a Firenze (2015), presso il museo LAC di Lugano (2017), a Kaunas (2019), a Copenaghen (2020) e a Tokyo (2021).

Inizialmente presentata presso la Fondazione Remotti di Camogli, la sua opera “Temporali” è stata installata presso il MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo a Roma (nel 2009, parte del ciclo espositivo Dialoghi con la città), presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino (2010), al Vitra Design Museum (2013), alla Triennale di Milano (2015), presso Palazzo Cusani a Milano (nella mostra I’ll Be There Forever 2015) e Palazzo Fortuny (nella mostra Intuition, evento collaterale della Biennale di Venezia 2017).

Protagonista di varie personali in spazi privati, Garutti ha esposto in molte gallerie in Italia e all’estero tra le quali Galleria Paul Maenz a Colonia, Galleria Massimo Minini a Brescia, RAM radioartemobile e Magazzino d’Arte Moderna a Roma, Studio Guenzani e Galleria Marconi a Milano, Studio la Città a Verona, Buchmann Galerie a Lugano e Berlino, Galleria Enrico Astuni a Bologna.

Numerose le collettive in musei e spazi pubblici come Wir sind die anderen a cura di Jan Hoet al M.A.R.T.A. museum di Herford (2001), Luna Park arte fantastica a Villa Manin, Codroipo (2005) e ITALICS, Arte italiana fra tradizione e rivoluzione 1968-2008 a Palazzo Grassi a Venezia e in seguito a Chicago presso il Museum of Contemporary Art (2008) entrambe a cura di Francesco Bonami, Terre vulnerabili all’Hangar Bicocca (2011), Soleil Politique, a cura di Pierre Bal-Blanc presso Museion di Bolzano (2014), Brera in Contemporaneo nella sala del Cinquecento Veneziano alla Pinacoteca di Milano (2015), The Pagad presso la Galleria Massimo de Carlo a Milano (2016).

È stato membro della commissione giudicatrice del premio Furla per l’Arte e presidente della giuria italiana per l’ultima edizione di Italian Studio Program al MoMA PS1 Contemporary Art Center di New York. Nel 2009 vince il premio Terna 02 e il Premio per la Cultura della città di Gand in Belgio. Il lavoro per la Corale Vincenzo Bellini (2000) è selezionato nel 2011 da Creative Time, New York tra i 100 progetti pubblici della mostra Living as Form: Socially Engaged Art from 1991-2011.

Nel 2012 in occasione della mostra personale al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano curata da Paola Nicolin e Hans Ulrich Obrist è stato pubblicato il libro “Alberto Garutti, didascalia/caption” edito da Walther König e Mousse Publishing.

Nel 2019 sono state inaugurate tre grandi opere pubbliche permanenti nei pressi di Caorle (VE), frutto di un concorso internazionale Le tre Soglie a Ca’ Corniani a cura di Antonella Soldaini ed Elena Tettamanti indetto da Assicurazioni Generali – Genagricola S.p.A. vinto nel 2017. Nello stesso anno l’opera “Ai nati oggi” è stata installata in Piazza del Popolo a Roma, in occasione della mostra The Street. Where the World is Made a cura di Hou Hanru per il museo MAXXI.

Nel 2021, su incarico del Ministero della Cultura, Garutti ha realizzato un’opera site-specific per la nuova sede del Museo MAXXI a L’Aquila.

Nel 2022 ha inaugurato la mostra personale Credo di ricordare 1974 a cura di Alessandro Cocchieri, RAM radioartemobile e Associazione Zerynthia presso il Chini Museo di Borgo San Lorenzo.

Di futura pubblicazione la monografia completa concepita da Germano Celant, con la curatela di Antonella Soldaini per Studio Celant e la ricerca scientifica di Eva Fabbris.

 

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